02/01/10

Alcuni spunti in breve.

Sui diritti a Rimini in questo momento è attivo un percorso per l'istituazione del testamento biologico.
L'intenzione dei promotori è quella di avere uno strumento che permetta di estendere i diritti.
Sono già presenti ormai oltre 40 testamenti protocollati e indirizzati al sindaco che chiedono un luogo pubblico dove depositare le proprie volontà.
L'obiettivo è l'istituzione e non affrontare le questioni etiche di fine vita. Si tratta di uno strumento tecnico.
Ormai da aprile abbiamo intrapreso il percorso consigliare, e a gennaio si andrà al voto. Poi si dovrà realizzare il regolamento che noi abbiamo individuato in quello realizzato a Pisa. Su questa fase si dovrà fare nuova attività per evitare che passi ulteriore tempo.
Ha Santarcangelo ho avuto occasione di incontrare IdV per discutere della questione e confrontaci su quale percorso consigliare. Poi 15 giorni fa abbiamo fatta una iniziativa pubblica di informazione.
A Verucchio abbiamo fatto ad agosto e novembre due iniziative di informazione e raccolta di testamenti, referente Danilo Re.
La questione sul T.B. credo debba essere affrontata senza spostarla su questioni etiche, ma come strumento (il registro) che l'amministrazione più vicina ai cittadini, il comune, mette a disposizione. In tal modo il cittadino può depositare senza spese e con un documento certo le proprie volontà. Il contenuto poi sarà soggetto alle leggi nazionale. Il comune così sarà solo il luogo del deposito e non avrà responsabilità riguardo il merito del contenuto.
All'indirizzo http://www.lucacoscioni.it/nucleo-promotore-di-rimini puoi trovare la rassegna delle iniziative riminesi da agosto in poi.
Qui trovi il mio intervento al 7° congresso della associazione Luca Coscioni http://www.lucacoscioni.it/registro-testamento-biologico-un-altro-caso-concreto.

Un altro punto sui diritti riguarda la sala laica del commiato. A Rimini è stata inserita nel piano triennale. Questa iniziativa è stata promossa da UAAR di Rimini. http://riminiuaar.wordpress.com/

Per quanto riguarda la partecipazione ritengo che sia fondamentale puntare su quella diretta e vincolante per l'amministarzione. Qui si dovrebbe lavorare sui referendum abrogativi e propositivi. E' necessario che i cittadini residenti in comune e provincia possano esprimersi su ogni questione. Inserire nei regolamenti comunali e provinciali questi strumenti di democrazia diretta. Importante è che siano senza quorum o con quorum non superiore al 15% per favorire la partecipazione e l'utilizzo dello strumento.
Nel caso di Rimini bisognerebbe poi rivedere le funzioni dei consigli di quartiere che dovrebbero in prevalenza permettere questa partecipazione e offrire strumenti organizzativi ai cittadini.

Ivan Innocenti

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