29/12/09

Svegliamoci e scendiamo dagli allori



Ultimamente guardando la televisione mi sono trovata davanti ad un paradosso: un rinnovato Fini difensore dei diritti degli immigrati.
Mi è allora sorta spontanea una domanda: dobbiamo forse farci insegnare dagli ex missini come si fa integrazione? Dobbiamo forse farci dire da loro che dopo anni trascorsi regolarmente nel nostro paese lavorando, pagando le tasse, mandando i figli nelle nostre scuole, queste persone hanno diritto di esprimere anche un parere politico?
Dal punto di vista prettamente utilitaristico poi, vi pare normale che in un domani inevitabile gli immigrati votino Fini invece di votare quella sinistra che da anni discute, lotta e lavora affinché gli immigrati regolari vengano considerati a tutti gli effetti persone con pari diritti e doveri rispetto agli italiani?

Il Pd è un partito che si definisce riformista e moderato, due attributi che prevedono la lungimiranza del dialogo e della mediazione ma anche e soprattutto il coraggio di portare proposte nuove, il coraggio di dire cose scomode, la forza di sedersi ad un tavolo, dialogare e trovare una sintesi.
Ci stiamo avviando ad una conferenza programmatica, non vedo occasione migliore per discutere di quei temi su cui ci siamo sempre dimostrati divisi e su cui quindi abbiamo fatto scena muta.
Un partito che aspira a governare non può non prendere posizione.
Mostriamo alla provincia, alla regione, al paese e soprattutto agli elettori che noi non stiamo sulla difensiva ma siamo propositivi e che ogni centimetro guadagnato, che prima sembrava impossibile anche solo immaginare, è un diritto in più per tutti.


Lorena Fonti

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